Nella terra delle calzature fioriscono storie di famiglie che sono diventate protagoniste assolute in questo settore trainante dell'economia nazionale. Una di queste, in particolare, merita di essere conosciuta, sia per la lunga tradizione che la caratterizza, sia per la ricchezza di dettagli che offre.
La storia aziendale della famiglia Nazzareno e Rosaelisa Principi, in qualche modo, affonda le sue radici negli anni a cavallo tra la fine dell'ottocento e l'alba del novecento. In quel periodo, l'economia di Porto Sant'Elpidio era ancora prevalentemente legata all'agricoltura ed alla piccola pesca e non era ancora iniziata la grande stagione della calzatura, che avrebbe contraddistinto l'operosità della gente del luogo per il tempo successivo.
Il nonno di Rosaelisa, Disma Davide, padre di sei figli, provvedeva ai bisogni della sua famiglia come ciabattino, quasi un pioniere nel settore calzaturiero. Dopo un po' di anni uno dei suoi figli, Vittorio, riuscì a mettere in piedi una piccola attività, producendo scarpe da donna, aiutato da garzoni a cottimo. Egli, poi, andava personalmente a vendere i suoi prodotti con un carretto trainato da un cavallo o con il treno, raggiungendo varie città dell'Italia centrale ed anche oltre.
Messa su famiglia, Vittorio trasmise la sua vocazione calzaturiera alla figlia Rosaelisa (orlatrice di grande perizia) che, giunta all'età del matrimonio, si sposò con il montegranarese Nazzareno Ripa, giunto da bambino a Porto Sant'Elpidio come sfollato ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
Nazzareno ha iniziato da giovane a lavorare nel campo della calzatura e lo ha fatto come tagliatore prima, e aprendo una piccola fabbrica insieme al fratello poi. Costruendosi una preziosa esperienza nel settore, imparando a conoscere i segreti di una professione che lo avrebbe fatto apprezzare ovunque. Proprio lui intuì l'importanza di creare un marchio che fino a quegli anni nessuno dei suoi familiari aveva intuito.
Così nel 1960 nacque il marchio RIPA.
La storia professionale della famiglia Ripa è sempre stata in costante sviluppo. Così dal Centro al Nord Italia, all'Europa, alla Russia e poi nei vari mercati mondiali. Oggi esportano calzature praticamente ovunque.
Oggi l'azienda è capitanata da Roberto, che grazie ai suoi collaboratori, Maura, Sandro e Giovanna e la supervisione dall'alto di Giulio mettono al servizio della clientela esperienza e conoscenza del prodotto.
Sono questi gli ingredienti di un successo professionale che hanno dato alla famiglia Ripa una posizione di assoluto rilievo nel panorama calzaturiero della nostra terra. Una famiglia, perché di questo si tratta, che ancora oggi crede nella manodopera italiana, nella qualità che a lungo termine sempre paga.
Likella per Ripa Calzature
Intervistiamo al riguardo Roberto:
In cosa consiste la vostra attività?
Siamo una piccola azienda di produzione e distribuzione di calzature da donna. I nostri prodotti sono rivolti a un pubblico che apprezza le cose di qualità ma non necessariamente di marca! Quelli che cercano il famoso buon rapporto tra qualità e prezzo.
Che tipo di clientela avete e che rapporto ha con la tecnologia?
Ci rivolgiamo a una fascia di età giovane, tra i 20 e i 35/40 anni si concentrano la maggior parte delle nostre clienti.
Naturalmente il pubblico giovane, non ha problemi con la tecnologia. Si nota meno confidenza dai quaranta in su, ma tutto sommato è ok.
Descrivete la promozione o la raccolta punti che avete creato per i vostri clienti
La nostra raccolta punti è molto semplice, diamo 1 punto ogni euro speso, e ogni 20 punti il cliente accumula 1 euro di sconto che può accumulare o spendere quando meglio desidera.
Come registrate i clienti?
Inizialmente registravamo i clienti uno ad uno, e sinceramente non era "comodo" e soprattutto sembrava un'interrogatorio. Poi, anche per snellire il tutto abbiamo fatto dei piccoli fogli con i dati che dobbiamo inserire, i clienti li compilano poi a fine serata li carichiamo con calma nel pannello di controllo Likella.
Quali sono a vostro avviso i punti di forza di Likella e quali invece i punti da migliorare?
Il punto di forza, sicuramente è la praticità nel caricare i punti, un pò meno caricare il cliente.
Si potrebbe trovare un modo per estrapolare dati del cliente che diano la possibilità all'azienda di fare statistiche.
Raccomandereste l'utilizzo di Likella ad altre attività?
Certamente
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